Giochiamo con... Chi mi ha rubato il naso?

... Che l'indagine continui!

A quanto pare il naso dell’elefante non vuole proprio saltar fuori… Un’ottima occasione per continuare a giocare e inventare nuovi possibili risvolti della vicenda raccontata nel libro! Prendete spunto dalle idee qui di seguito...

Inventare finali alternativi

L’enigma al centro della storia raccontata nel libro è ancora irrisolto e a quanto pare tra gli animali della savana nessuno è colpevole di aver rubato il naso all’elefante. Magari, allora, è stato qualcuno che abita più lontano… Che ne dite di immaginare chi possa averglielo sottratto?
Forse è stato il pinguino, che lo usa come sciarpetta… Al Polo fa freddo! O magari l’orso bruno… Gli serviva un cappello per il letargo!

Il naso dell’elefante è lungo, gommoso e arrotolabile. Provate a ipotizzare chi altro possa averlo preso e che uso ne abbia fatto.

Organizzare un cerca-trova

… Ma forse il naso dell’elefante l’avete rubato voi!
Una volta finito di leggere il libro preparate un cerca-trova per i più piccoli. È facile, basta realizzare una proboscide di carta e nasconderla. Prima di tutto ecco come fare la proboscide: utilizzate un cartoncino o un semplice foglio di carta, coloratelo e infine ritagliatelo. La proboscide può essere lunga, corta, dritta, ricurva, stropicciata… A vostro piacimento! Una volta pronta, provate a nasconderla senza farvi vedere dai bambini.

Uno, due, tre… si parte! Sguinzagliateli e guidateli con il gioco dell’acqua-fuoco:
oceano = sei lontanissimo! / acqua = sei lontano / fuochino = sei nei paraggi / fuoco = sei vicinissimo!

Qui una proboscide in Pdf

Continuare il gioco degli scambi

Nel libro l’elefante ha proprio una bella immaginazione quando ipotizza chi possa avergli preso il naso: un pitone con la proboscide, una gazzella e perfino un baobab… Che fantasia!
Il gioco degli scambi, effettivamente, è molto buffo. Come sarebbe, ad esempio, un tricheco con la proboscide? E un pesce con le zanne da tricheco?

Ora sbizzarritevi voi nell’immaginare le accoppiate più stravaganti e provate a disegnarle su carta per renderle vivide e tangibili!

A proposito, l’elefante alla fine ha ritrovato il suo naso (nel cestone della biancheria sporca) così ha restituito quello del facocero… che però si è preso un bel raffreddore, poverino! E a voi hanno mai rubato il naso? Come avete fatto senza? Se volete raccontarlo a qualcuno scrivete a info@minibombo.it.